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MARCATORI 2016

Gol Name Team
8 Piermattei La Buca
7 Ferri Scampate
5 Lupo Fola
4 Moratti Il Cerro
4 Cerrelli Tripoli
4 Ayadi Tripoli
3 Mosca A. Cantone
3 Ibrahim Rodano
3 Crivaro Scampate
2 Ferrari M. Cantone
2 Montanari L. Cantone
2 Zorra Cantone
2 Tarek Fola
2 Golinelli A. Fola
2 Albertini D. Fola
2 Strozzi Fola
2 Semeraro Il Cerro
2 Schillaci Rodano
2 Prandi De. Tripoli
2 Macca Tripoli
1 Codeluppi Cantone
1 Sforzato Cantone
1 Ferrari M. Cantone
1 Natoli Fola
1 Schieppati Il Cerro
1 Fontanelli Il Cerro
1 Del Monte Il Cerro
1 Carletti F. La Buca
1 Carletti M. La Buca
1 Masciulli La Buca
1 Pedroni E. Rodano
1 Arcagnati Rodano
1 Bertolini M Scampate
1 Govi Scampate
1 Crivaro Tripoli
1 Bortolazzi Tripoli

 

Aggiornata al 22 giugno

MIGLIORI GIOCATORI 2016

Partita Nomi
Cantone – Fola Montanari, Agnesini
Il Cerro – Scampate Semeraro, Bertolini F.
Rodano – Tripoli Ibrahim, Macca
La Buca – Il Cerro Piermattei, Moratti
Scampate – Cantone Davoli, Ferrari M
Fola – Rodano Golinelli A., Ibrahim
La Buca – Scampate Filippi A., Bezzi
Tripoli – Il Cerro Cerelli G., Buldrighini M.
Fola – Tripoli Leone, Gazzotti
Rodano – Cantone Ferrari M., Ibrahim
Rodano – La Buca Ibrahim, Piermattei
Fola – Scampate Tirelli, Bertolini F.
Il Cerro – Cantone Schieppati, Zorra
Tripoli – La Buca Carletti M., Macca

 

Aggiornato il 15 giugno

Supercoppa: la Storia e la Vittoria.

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La vigilia della prima volta, sabato 1 Agosto del 2009, apparvero alcune scritte sui muri che sfottevano o incitavano i castellesi e i montecavolesi. La cosa seppur all’esordio aveva già toni alti, del resto la sana rivalità tra Montecavolo e Quattro Castella, è sempre stata accesa.  La seconda volta apparvero gli striscioni e così via, sembrava un crescendo pena esclusioni di colpi, in particolare dopo la prima (e finora unica) vittoria dei castellesi nel 2011, ma poi a Montecavolo, intanto che i giovani maturassero, atterrò da un alto pianeta Mr. Patrik Ferri, che con una doppietta riportò la Coppa a Montecavolo. 2013 Montecavolo torna a vincere in trasferta, nel 2014 invece, grazie al blocco oriundo della Buca, i castellesi vengono sconfitti a Salvarano. Il resto è storia recente e va la riportiamo di seguito.

Premessa: a Quattro Castella, la storia si intreccia con la passione e le cose se si fanno, si fanno bene. Così anche un Torneo come il Pavaglione che, diciamolo, è uno spin-off della Coppa dei Cantoni, viene preparato e organizzato nel migliore dei modi. Nel paese delle contrade e dove realizzano un Corteo con migliaia di visitatori ogni anno, anche la Supercoppa Comunale deve essere fatta come Matilde comanda. 

Purtroppo questo senso calcistico di inferiorità nei confronti dei montecavolesi è da sempre presente, appare sul loro blog nel articolo inaugurale dell’edizione del Pavaglione di quest’anno, una bella punzecchiata alla Coppa (vedi sotto), che non merita replica, o meglio abbiamo lasciato parlare il campo.

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Tranquilli che sul Blog della Coppa dei Cantoni cercate Pavaglione apparirà solo per post correlati alla Supercoppa, ma tant’è.

Arriviamo all’ultima edizione.

Il Montecavolo scende in campo con un: 4-3-1-2
Casini A.
Checco – Ferrari F. – Macca – Pinna
Zurlo – Mazzieri Al. – Omar
Ibra
Mazzieri L. – Mosca A.
Panchina: Luca Golo e Fionda
La selezione della Coppa dei Cantoni si presenta su un campo, dove i castellesi, come dicevamo prima, sfoggiano una super organizzazione (musica, panini, birre e uno striscione che fa sentire, quanto ci tiene la formazione del Pavaglione).
All’ultimo danno forfait Bertolini F. e Fontanili A., mister Bezzi si trova a dover cambiare la formazione a 30 minuti dal inizio!
Ore 18.30 dopo le foto di rito, la partita inizia!
Il Pavaglione gestisce la palla meglio dai ragazzi dalle Coppa, Tarabelloni gestisce in difesa e Francia imposta a metà campo!
Il Montecavolo sempre dietro la linea della palla, difende molto bene puntando alle ripartenze!
Dopo 30′ un cross in mezzo dell’ala del Quattro Castella dopo un scontro tra titani, tra Macca e Alberoni la palla passa e accidalmente tocca coscia e braccio di Pinna.
Arbitro fischia rigore! Keso L. spiazzato e 1-0 per il Pavaglione!
Il Montecavolo fatica a reagire, e purtroppo perde anche Mazzieri L. che deve corre a lavorare, il primo tempo finisce con il Quattro Castella che domina.
Fine primo tempo mister Bezzi tiene lo stesso modulo e incita ai ragazzi a reagire!
Inizia il secondo tempo e la formazione del Montecavolo inizia a farsi sentire e il duo Mosca – Golinelli diventa imprendibile per la difesa avversaria!
Dopo 20′ mister Bezzi azzecca la mossa vincente cambio, passa al 3-5-2 del nemico Conte!
Omar – Checco – Pinna
Ferrari – Zurlo – Macca – Mazzieri Al.
Fionda
Golo – Mosca
Macca recupera una palla a metà campo, lancia un Golinelli in gran spolvero, arriva sul fondo mette in mezzo, Fionda anticipa Tarabelloni con la punta del piede e la palla prende un effetto stranissimo e spiazza il portiere Rossi.
1-1 e palla al centro!
Il team delle Quattro Castella reagisce con un Francia molto in forma, ma la difesa guidata da Checco (uno dei migliori in campo) regge l’urto!
Al 35′ una bellissima serpentina di Zurlini (tunnel a Tarabelloni) sulla linea del fondo con scarico indietro fa trovare Mosca davanti a Rossi che non calcia di prima ma prova a scartarlo: Rossi riesce a recuperare la palla.
Al 40′ un colpo di testa di Macca su calcio angolo esce di poco sopra la traversa. Nei minuti finali il Montecavolo non ha più le forze, causa panchina cortissima a confronto di Quattro Castella che si sono presentati con 18 giocatori, mister e vice mister.
Al 44′ Macca e Fionda recuperano una palla a centro campo e Fionda tira scavalcando Rossi e insaccato la palla in rete, gol spettacolare ma arbitro annulla per fallo sul giocatore del Pavaglione.
45′ più 3 finiscono, si va ai rigori!
Parte il Pavaglione (Francia) gol
Mazzieri gol
Pavaglione (Tarabelloni) gol
Mosca gol
Sulle tribune inizia a sentirsi, “Casini non è un pararigori“, c’è l abbiamo già in tasca.
Pavaglione parato
Golo gol
Pavaglione parato
Fionda gol
Fine della partita con il. Montecavolo che sovrasta il proprio portiere e mister bezzi alza la sesta super coppa a discapito di un PAVAGLIONE molto bravo a organizzare meno a vincere!
6-1 fine primo set!
Il prossimo anno si inizierà il secondo set!

Formazione del Pavaglione (in marrone i residenti a Montecavolo, in campo per QC):

Andrea Rossi, Manu Aguzzoli, Tarabelloni, Gualerzi, Shao, Codeluppi, Francia, Bokar Badji, G. Barbieri, Risciglione, Alberoni.

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PAGELLE MONTECAVOLO

Casini A.: riceve in tutta la partita 2 tiri e uno è il rigore!
Lo si vede spesso chiamato in causa a gestire la palla con i piedi.
Nei rigori si trasforma in un muro e abbatte tutti i pregiudizi fatti su di lui da Non para rigori!
Un colonna di questa squadra. Voto7.5 “Krul l’olandese
Pinna: sulla sua fascia nel primo tempo il Quattro Castella costruisce sempre e lui spesso si trova ad affrontare 2 giocatori contro uno in maniera impeccabile.
Il rigore non va nenache considerato visto che la palla tocca prima la coscia e poi il braccio.
Nel secondo tempo gestisce in modo ottimale la difesa a 3. “Il trattore” voto7
Checco: trovatosi per caso convocato alla Supercoppa risponde “presente”.
Tutt’altro giocatore, rispetto a quello visto nella fallimentare Buca, si posiziona a destra e poi difensore centrale senza mai sbagliare un passaggio e un anticipo. Alla fine vince un 1vs1 fondamentale durante un contropiede di Francia. “La sorpresa” voto 8
Macca: il mister gli dà in mano le chiavi della difesa da gestire, un primo tempo dove lo si vede a fare a sportellate con Alberoni. Nel secondo tempo la sua corsa a centro campo porta a recuperare diversi palloni tra qui quello del gol. Pericoloso in area avversaria.
Maratoneta” 7.5
Ferrari F.: nel primo tempo insieme a Macca formano una delle coppie centrali più forti della Coppa. Sempre in anticipo e mai un pallone sbagliato. Nel secondo tempo lo si vede ala, un sacco di galoppate con diversi cross (diversi fuori)
Nonno a chi? ” voto 7.5
Mazzieri Al.: nel primo tempo bezzi lo mette davanti alla difesa a gestire e impostare la palla ma fatica tanto da perderne qualcuna. Nel secondo tempo lo mette prima su Francia e poi su Gualerzi ricordandogli quello che meglio sa fare: Fare legna! Non per questo viene considerato uno dei centrocampisti più rognosi della Coppa.
Recupera una quantità di palloni e alla fine si accascia con i crampi per terra. Soccorso da Puppi con una birra.
Falegname di mestiere” voto 7 +
Mazzieri L.: rimane uno dei giocatori più tecnici della Coppa dei Cantoni, dialoga con Mosca nello stretto in continuazione tanto da essere uno dei migliori nel primo tempo. Peccato che dopo 30′ deve scappare al lavoro.
Incantevole” voto 7.5
Zurlini: a centro campo nel primo tempo si prende la squadra sulle spalle e gestisce la palla con ottimi risultati. Nel secondo tempo si accende con qualche inserimento in area avversaria ma soprattutto quando fa una serpentina e semina panico nel area avversaria servendo Mosca davanti alla porta.
El pibe del cerro” voto 8-; Zurlini ha giocato 7 edizioni su 7 della SuperCoppa, risultando spesso decisivo ai fini del risultato (ndr).
Fionda: nel suo campo non si fa mancare il gol, spesso gestisce la palla da fermo e viene cercato poco. Nel secondo tempo cala fisicamente fino a trovarsi a fare il centrocampista. Si inventa un gol spettacolare da centro campo, così bello che l’arbitro l’annulla.
Bomber di Razza” voto 7.5
Ibra: debutta nella sua prima supercoppa come se giocasse da una vita queste partite. Mette in mostra molta tecnica e voglia di fare bene. Nel secondo tempo si inserisce spesso tanto da causare diversi problemi alla difesa avversaria! “Nuove leve” voto 7+
Golo L.: passa un primo tempo sotto tono, anche se si fa sempre trovare pronto. Nel secondo tempo entra un altro Giocatore che diventa la bestia nera nella difesa locale, assist a pennello per il compagno di reparto Fionda, spesso si invola sulla fascia sinistra. Al ultimo sbaglia uno stop quando poteva portarlo a liberare uno dei suoi bei tiri, che animano le serate afose della Coppa dei Cantoni. Chiude esausto e mezzo infortunato.
Veterano di supercoppe” voto 7.5
Mosca A.: il giocatore con più corsa nel attacco della Coppa dei Cantoni e sopratutto anche quello più menato dalla difesa avversaria. Dialoga un sacco nello stretto con i compagni e più volte si imbuca in velocità. Poteva entrare nel tabellino delle reti se tirava subito l’ottimo assist di Zurlini. Rimane uno dei giocatori più forti della Coppa. “punta di diamante” Voto 8-
Omar: Il giocatore operaio della Coppa dei Cantoni, lo trovi ovunque e non si tira mai indietro in un contrasto!
Uno di quei centrocampisti che corre per ore e non lo senti mai a lamentarsi. Uno di quei giocatori che qualsiasi mister lo vorrebbe nella sua squadra quando c’è da andare in battaglia, mister Bezzi lo sapeva già.
Tutto fare” voto 7.5
Mister Bezzi: alza la sua 6 super coppa, e con 12 giocatori compie un vero miracolo contro un rosa più informa come quella del Pavaglione.
Nel primo tempo tiene il suo marchio di fabbrica 4-3-1-2 ne secondo tempo vede il bisongo di usare il 3-5-2 tanto nemico ( lo usava Conte alla Juventus). Questa mossa ripaga subito la scelta con il gol del pareggio. Gestisce benissimo i cambi, tanto da fare vendere al Pavaglione che anche con 12 leoni si posso battere 18 giocatori.
Sir Luca Bezzi” voto 8.5

Redazionale a cura dell’Organizasion della Coppa dei Cantoni; Pagelle e Commento a cura di C. Macca.

Ultima giornata: chi passa?

Pronti per assistere all’ultima giornata di regular season della Coppa? Volete anche fare due conti?
Lasciate perdere, tutte le combinazioni sono già riassunte qui dentro (per ogni combinazione trovate le 4 squadre che passano con tanto di punti):

probab

 

 

 

E ricordate che in caso di pareggio, da regolamento vale quest’ordine di priorità:
– Vittoria dello scontro diretto
– Maggior numero di presenze dei giocatori
– Differenza reti
– Piazzamenti scorso anno.

Per ora abbiamo solamente una certezza, in quanto Scampate passerà matematicamente come 1°, inoltre anche Cantone e Fola sono aritmeticamente qualificate, ma non sappiamo in che posizione.
Il programma semifinali di andata di  Venerdì 12 giugno sarà dunque:

ore 20:00 4° – Scampate
ore 21:30 3° – 2°

E ricordate che tra la semifinale di andata e quella di ritorno.. vale il fattore campo!

Rodano – Il Cerro 1-3 IL COMMENTO

Dopo i pronostici di Francisco Buffa su FB, nel pomeriggio i bookmakers chiudono le scommesse sulla vittoria del Rodano, data per certa quasi come la Champions alla Juve. Sarà “La cenerentola del torneo”, viene definito il Cerro dai giocatori in pijama, alias Rodano, nei commenti a bordocampo che precedono la gara.
Tutti bravi con i paroloni e i blablabla, ma la partenza è di quelle da gara di scacchi e pannoloni, le due squadre impiegano i primi 5 minuti per studiarsi timidamente, e il Cerro sembra messo decisamente meglio in campo nonostante l’assenza di coach Persona. Si intuisce che le ripartenze Blues potranno fare del male ai Rodanisti.
Su una di queste, al 7′ Fontanili si invola sulla sinistra, salta due difensori e appoggia in centro area dove il rookie Moratti che ad un pubblico distratto potrebbe ricordare un Francesco Olivi ma un po’ più corto, insacca con maestria l’altro esordiente Bigliardi, incolpevole, se non di avere trovato altre gioie nel quartiere di Rodano.
Un Rodano frastornato prova a ripartire con una frase fantasma nella testa.. “..ma come, noi abbiamo l’attacco da 45 gol…”. Pepo adesso è in regia sì, ma al bar, e il gioco deve arrivare da qualcun’altro. L’attacco del Rodano conferma la dinastia dei grandi attacchi biancocelesti (Manfredi, Fattori, Morelli, Cattani,ecc..), ma Alberoni, Pedroni e Ibra sembrano giocare tre partite differenti. Dall’altra parte, Zurlini dirige una squadra che fa valere le proprie ragioni, soprattutto in zona difensiva. Rodano finisce il tempo spingendo in avanti ma i guanti di Buldrighini rimangono maleodoranti come tradizione, ma pressoché intonsi.
C’è tempo per segnalare due occasioni non proprio limpide di Pedroni e le ottime incursioni delle ali Castagnoli e Farinelli.

Il secondo tempo riparte con lo stesso principio: Rodano prova ad impostare un tiki taka che assomiglia più ad una mazurca, il Cerro contiene e prova a ripartire sui recuperi. Ancora Fontanili prova a chiudere la partita. Alberoni si fa vedere in zona offensiva, ma al 10’, il Cerro ruba palla, Rodano scoperto, la palla arriva in area, Fontanili la spizza in mezzo, davanti alla porta la raccoglie Depone che solo soletto insacca eludendo il portiere con una finta di sopracciglia. Mentre i tifosi del Rodano iniziano a ripiegare striscioni e bandiere, e il cielo si annuvola pericolosamente,  sugli sviluppi di una punizione, al 45’ Alberoni trova il gol da fuori, sulla quale stavolta anche Buldrighini non può nulla, per la gioia del coach Vezzosi che fortemente aveva voluto questo innesto per colmare il post-Manfredi.
E’ il momento del forcing del Rodano. Prima Del monte con un tiro alto, poi Ibra che costringe Buldrighini al miracolo. Non è facile bucare questo Cerro, i minuti passano e anche la frustrazione dei pijamas. Mancano due minuti, mago Zurlini raccoglie e trasforma una punizione come solo lui sa fare.. Game, Set, Match. Tutti alla prossima sfida.
Fino a ieri pensavo che il miglior sapore della coppa fosse quello della birra Flea che propone il bar 3°tempo (favolosa).. Invece oggi ho capito che il gioco e il carattere del Cerro offrono molto più gusto: Grinta, catenaccio e tanta spensierata gioventude. Gli scheletri di Olivi, Persona e Schieppati per ora rimangono nello spogliatoio. Quello del Rodano, si intende.
Il Cerro sembra intenzionato a creare un nuovo ciclo con tanti diabolici ragazzini. Rodano anche, ma nonostante il talento sulla carta, ci sarà molto più lavoro da fare.

IL CERRO

Buldrighini: Si presenta col pigiama a righe, nonché divisa del cerro targata 2012, che bene esprime la sua operosità specie ad inizio gara. Dall’alto dei suoi 13 anni di esperienza ha visto ben di peggio, anche se nel secondo tempo si fa comunque trovare pronto, specie su Alberoni. Un senatore silenzioso, lo si vede da come si riscalda prima della gara con minuzia di particolari. 6/7. #MVPortier
Farinelli: passando da via Papa Giovanni ti sembra di intravedere Kehdira, sul campo si trova molto a suo agio, con questo schieramento tattico è efficacissimo. Se anche quest’anno porterà il suo harem di groupie al seguito, i voti aumenteranno di default. 7 #Kedire?
Castagnoli: Capello cotonato, fisico mingherlino.. lo vedi e ti viene da dire “..questo è scappato dall’asilo parrocchiale li di fianco…”. Invece, sulla fascia destra è un vero furetto. Tra i pochi a cercare la costante iniziativa. Sicuramente tra i più promettenti del vivaio. 7 #CresconoBandiere
Fontanelli: La sicurezza fatta a persona. Il Mc Gyver del calcio si presenta 5 minuti prima dell’inizio, si cambia e con la stessa aria pacata gestisce il traffico aereo e di terra, e con lui l’area del Cerro diventa ZTL. Non scappa praticamente niente. Neanche un sorriso. 6/7. #SeriousMan
Del Monte: Lo ritroviamo un anno dopo veramente cresciuto. Un connubio perfetto tra la spavalderia di Mexes, l’efficacia di Alex e il fascino di Bonera. Dove non arriva con il lecito, sfoggia con nonchalance l’illecito. Fossi in Inzaghi ci penserei. 7- #weareDuMont
Conti. Terzino destro tutto pepe. Non si fa pregare se c’è da arrivare su palla, calza o caviglia, dalla fascia destra non arrivano grossi problemi, e forse il merito è anche suo. Faccio fatica a trovare paragoni per somiglianza fisica e tecnica, però se devo pensare ad un terzino affidabile, mi viene in mente lui. 6/7 #PresentContinuos
Zurlini. Ricordo ancora una volta quando al fantacalcio mi ritrovai Baresi con un 10 in pagella, giustificato solo da “10, alla carriera”. Nel pomeriggio girano foto già della sua gamba martoriata. Sarebbe illegale anche solo pensare di giocare. Ore 19:30 è gia in campo a provare le punizioni, e ci sarebbe anche prima se Tirelli non si fosse scordato le chiavi del campo a casa della sua morosa. A La buca in tanti per problemi anche più lievi hanno paccato. Ma il capitano del Cerro è un esempio per tutti.. per credo, estro e soprattutto dedizione. Il suo gol su punizione non fa neanche più notizia. 10, alla carriera. #clonatelo
Favali. Esordio positivo per l’esponente di Salvarano DOC. Spaesato nei primi minuti poi prende confidenza. Con quel cognome ero convinto di trovarmi l’incarnazione di Beppe Favalli, invece mi sembra di aver visto un giocatore “tout court”, in pratica versatilità allo stato puro: attacco, centrocampo, panchina, fascia e mediano. Se sa anche fare i panini abbiamo trovato uno da Organizasion. 6+ #Fav-olous
Bianco. Ci ritroviamo a disposizione l’eleganza di Marc Blanc in campo dai tempi in cui dominava i tornei del campo estivo insieme agli 88-89, solo che gli anni li erano si e no 10. Il ragazzo è cresciuto, si muove bene in campo, e nonostante i dubbi sulla sua forma atletica della vigilia, l’impressione che lascia è molto buona. 6,5 #PuroBlanco
Moratti. Se cerchi questo nome sul dizionario trovi “..colui che avrà l’arduo compito di dover sostituire bomber Cullu..”. Bastano 7 minuti e la foto di Cullurà in carrozzina è già stata rimossa da spalti e bagni della canonica. Sul campo è una fusione tecnica tra Olivi e Cullurà e ad ogni suo tiro ai tifosi del Cerro aumenta il sorriso. 7.5 #VeniVidiSegni
Fontanili. Nel primo tempo lo vediamo più contratto del solito, quanto meno in cerca del ruolo. Nel secondo tempo molto meglio, capisce che molto dipende da lui, perché il potenziale è elevato. I due assist a referto confermano che il ragazzo è generoso almeno quanto veloce. Quelli che lo appellavano come “il fratello della Barbara” faranno bene a trovarsi una più consona definizione, guadagnata sul campo. 7+ #Fort-anili
Amatruda. Domenica aveva dominato sul campo da calcetto. Sul campo da calcio non è altrettanto efficace ma la sua prova è di carattere. Sembra più spigliato che lo scorso anno, arriverà anche per lui il momento bomber.  6+ #AMAlo
Depone. Come ci ricorda Spike Lee in “Fa la cosa giusta”, a volte il pallone per fato o per fortuna arriva proprio li. Proprio li dove vuoi tu, dove lo stavi aspettando. E Mike corona il sogno di una sua vita entrando nel referto dei marcatori della Coppa. Il pubblico gli regala la giusta ovazione. 6,5 #GoMikeGo

RODANO

Bigliardi. Iscritto da amici con la convinzione che fosse un torneo di calcetto, si ritrova senza grossi problemi in un campo da calcio, dove comunque ben figura. Più o meno incolpevole dei gol, rimane solo la macchia indelebile di avere trovato la donna ultras del Rodano. 6 #Zollo
Ghidoni. Non efficace come il cognomino mediano che di Coppe ne ha alzate 3, ma il Dodo è un tuttofare sempre gradito. La grinta acquisita sui parquet poi qui fa sempre comodo. La confusione che aleggia nei ruoli del Rodano, non aiuta la sua metodicità e propensione ad una visione schematica dello sport come Arrigo, suo maestro di vita, insegna. 6 #Ghidon’t
Rinaldi. Un signore per il suo comportamento all’iscrizione e le parole spese con l’organizzazione prima di cominciare. In campo tiene a bada tutto quello che può. Fa un bel lavoro con le punte, ma quelli del Cerro quando attaccano arrivano da tutte le parti. Tra i migliori comunque dei suoi se non il-, mai fuori tempo, mai una protesta. 6/7 #PierGorgeous
Gaddi. Il “back-to” tra i più attesi o quasi di questa edizione. L’avevamo lasciato Criscito, lo ritroviamo Cribari. Ma il suo fascino in campo è eloquente, e anche lui sa che la coppa non è facile come fare una stampante 3D. A breve lo ritroveremo in modalità top-player. 5.5 #Top-pato
Pedroni. Atletismo senza paragoni, si intravedono i segni dell’Edilesse ma soprattutto della neo moglie Chiara, beato lui. Il suo marchio di fabbrica “finta e palla sul destro e fucilata” sembra un lontano e sbiadito ricordo. Speriamo di non vedergli fare la fine dei suoi predecessori Rosselli e Prandi. Immutata la sua grinta fino alla fine, però da lui ci attendiamo molto di più. 5+ #Lel-a-vaca
Baldi. Intorno a lui non ci sono più i Bonacini o i Morini a cui affidare la palla, PogBald quindi deve faticare per fare lavoro sporco e impostazione all-in-one. A fine gara sembra non essere contento della sua performance, anche lui come quelli di via Carpi nella lista di quelli da rivedere volentieri prima di giudicare. Perchè più che Pogba oggi è sembrato.. Ba. 6- #Spabaldo
Delmonte. Grande cuore e generosità, ma raccoglie pochissimo rispetto a quello che semina. Pretende di giocare sul velluto di un bigliardo ma quelli del Cerro dietro si presentano con stivali e roncole. In match come questi bisogna spostare il selettore da “fantasia” a “concretezza”. C’è ancora del tempo prima di incoronarlo neo Pepo. 5/6 #Frescolino
Arcagnati. Prestazione con alti e bassi, la corsa non manca tanto che ce lo ritroviamo dalla difesa all’attacco. Contribuisce alla causa, sia nelle situazione positive che in quelle più negative. Se fossi in mister Vezzo lo proverei nel suo ruolo. 5,5 #Arcatraz.
Ibrahim. Il colpo di mercato, viene schierato dietro le punte e soffre un po’ la difesa schierata e arcigna dei blues. Buon gioco ma per lasciare il segno alla Coppa serve qualcosa in più, che speriamo abbia tenuto per il proseguo. 5/6 #Ibracadabra
Rabotti. La prima mezz’ora la passa a togliere le ragnatele dalle scarpe, rientro visibilmente emozionato, piedi cuore e grinta sembrano essere le stesse dall’ultima volta. Lo guardi e sembra di ri-vedere ancora quelle sue coppe sollevate coi terribles del Rodano che fu. Lontani ricordi. Deve convertire la sua esperienza a servizio degli altri. 5,5 #Maurinho
Alberoni. Tanta fisicità e caparbietà, lotta in silenzio tutta la partita. Trova anche meritatamente la gioia personale, frutto di una partita davvero concreta. Mezzo punto in più perché riesce nell’impresa di portare un fans d’eccezione che nessuno di noi era mai riuscito a coinvolgere in 13 anni di coppa. 6/7 #Bom-beroni
Prandi. Nonostante la statura, tende a confondersi. Si piazza sul lato, alcune giocate discrete, per poi perdersi a volte nei meandri del centrocampo o forse di se stesso. Più spontaneità che da perdere alla coppa non c’è niente. 5.5 #Mimetico
Fontanili. Leggi Fontanili ma non è da confondere con l’avversario omonimo, infatti i due sono all’opposto: fisicità e ruvidezza contraddistinguono il Rodanino. Nel primo tempo ha anche l’occasione per trapassare Buldrighini ma spreca malamente. 5,5 #Fontanice

Arbitro Farioli: Si nasconde visivamente ma si fa ben sentire. Soprassiede diverse cose in fatto di turpiloqui vari, ma dal punto di vista calcistico, non sbaglia niente. Inizia e conclude la partita con il dubbio irrisolto se c’è il fuorigioco su rimessa dal fondo. E probabilmente ci sta ancora pensando 7 #FariOrdine

Che numero vuoi?

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Numeri di maglia…potete richiedere il vostro!
Dal 2 al 99…in ogni caso la tua maglia resterà nella storia della Coppa…

Rispondete a questo post con un commento indicando il numero che vorreste* sulla maglia tra questi:

2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-33-70-74-99

La preferenza può essere fatta solo attraverso il commento su questo sito, non su fb o sms. E controllate che qualcuno prima di voi nei commenti non l’abbia già scelto!

*compatibilmente con la taglia della maglia (n°70 XL, le altre random 3M e 10L)

IL COMMENTO La Buca – Rodano 4-2

La Buca – Rodano 4 – 2

Tabellino: 13’, 25’ Manfredi, 40’ Al. Filippi, 53’ Friggeri, 57’ Gualandri, 60’ Ferri

Termina come era iniziata l’avventura della formazione campione in carica, il Rodano. L’annus horribilis di Pedroni e compagni si conclude con zero punti in classifica e una mesta uscita di scena. Questo crollo verticale dimostra come nel calcio, oltre ai piedi, conti anche, e soprattutto, la fortuna; il Rodano ha dovuto fare a meno del trequartista Morini, genio e sregolatezza, fermato da un infortunio, e del bomber Manfredi, mai al meglio della condizione e lontano ricordo del killer del 2013.

La partita che vede affrontarsi Rodano, le cui speranze sono per necessità riposte nel Trofeo del Vino, e La Buca, la quale può ancora ambire ad un posto tra le semifinaliste, incomincia senza tante emozioni, tant’è che i protagonisti del match devono ancora arrivare al campo. Sì, perché Manfredi e Gualandri (i migliori alla fine) scenderanno sul terreno di gioco con qualche minuto di ritardo; riconosciuti infatti a bordo delle loro vetture vengono assaliti da masse di aficionados alla ricerca di uno scatto a fianco del loro beniamino, di un’immagine da mostrare orgogliosi ai figli. Appena entrato in campo Manfredi si risveglia dal torpore delle ultime uscite e timbra su sponda di Kodraliu al 13’, con una bella volèe. Il numero 7 firma anche la seconda rete del Rodano, con una potente punizione ai danni di Valeriani, non esente da colpe. La Buca è macchinosa e confusionaria, senza soluzioni che riescano a insidiare la porta di Ghidoni. Il difensore del Rodano ha infatti dovuto sfoderare il suo estro cestistico per sopperire all’assenza di Zagni, uscito dopo dieci minuti per un’urgenza in Croce Rossa. La Buca, per lo meno nella prima frazione, non ne approfitta.

Nella ripresa è tutta un’altra storia. Gli Orange entrano con piglio garibaldino e improntano una manovra offensiva che non tarda a portare i suoi frutti. Al 40’ Al. Filippi viola la porta di Ghidoni con un diagonale mancino sul palo opposto. Decisa a ribaltare il risultato La Buca si sbilancia in attacco, adottando il tridente, e al 53’ Friggeri estrae il coniglio dal cilindro, confezionando un’egregia azione personale che porta al pareggio. Gli ultimi minuti premiano lo sforzo ciclopico della Buca che, ben conscia dell’importanza di una vittoria in prospettiva semifinali, ottiene in rapida successione il doppio vantaggio, prima con l’incursione di Gualandri e poi con il sigillo di Ferri.

PAGELLE

LA BUCA

VALERIANI 6 In ritardo sulla punizione di Manfredi, si riscatta con una degna chiusura su un diagonale di Kodraliu. Incolpevole in occasione della prima marcatura.

AL. FILIPPI 6,5 Ha il merito di dar inizio alla remuntada della sua squadra. Più disciplinato del solito, fatica un po’ nel corpo a corpo con Kodraliu.

FARINELLI 6,5 Buona prova la sua, anche se impiega del tempo per prendere le misure a Manfredi. Meglio nella ripresa.

GUALANDRI 7 Arriva in ritardo, entra e cambia la partita. Con lui in campo i tifosi possono dormire sonni tranquilli, considerando che non disdegna neppure l’appuntamento con il gol.

BIMBI 5,5 Si nasconde in campo e difetta in molte circostanze di personalità. Troppo lento nelle manovre ordinarie, da rivedere in appuntamenti più impostanti.

F. CARLETTI 6 Non trova gli spazi che vorrebbe sulla fascia e col tempo perde lucidità. Ha una buona occasione al 10’ di testa ma alza la sfera. Non in forma smagliante.

M. CARLETTI 6,5 E’ il leader della squadra e cavalca il campo con classe. Risveglia i suoi compagni nel momento più difficile e mostra anche un notevole impegno.

FERRI 6,5 Dopo un pessimo primo tempo, dove non trova il bandolo della matassa, si desta nella ripresa. Corona una delle sue migliori uscite con la rete del 4-2.

IATTARELLI 6 Dietro le punte costruisce poco, anche per la scarsa collaborazione dei compagni di reparto. La grinta è sempre la stessa e nel primo tempo per poco non gli frutta anche qualche gioia, con un pallone rubato al limite dell’area.

BOSCHINI 6 Gestisce i dieci in campo con ottima perspicacia, ma sul terreno di gioco si mostra ancora un po’ appesantito e fuori dagli schemi.

FRIGGERI 7 Dopo un primo tempo di sostanza e quantità, mette in scena una grande azione personale. Scavalca in lob il centrale e infila il portiere avversario; tanta roba.

RODANO

ZAGNI S.V. Il dovere chiama e la Croce Rossa non può attendere. Occupato per cause di forza maggiore.

GHIDONI 6 Si reinventa portiere e non sfigura. Fa quel che può in occasione dei gol avversari.

BALDI 5,5 Nella prima frazione di gioco gestisce al meglio le situazioni più insidiose nel ruolo di terzino. Ma nella ripresa crolla insieme a tutto il reparto.

G. DE STEFANO 5,5 Non bada di certo al sottile quando si tratta di contrastare un avversario, anzi. A volte troppo rude, non segue sempre i richiami di Vezzosi.

VEZZOSI 6 Finché può tiene in riga la difesa. Con la saggezza del centrale richiama la squadra; l’ultimo a mollare nel finale.

RINALDI 6 Partita da incorniciare se fosse finita al 30’. Gravi colpe sulle azioni che portano al gol della Buca, ma sfodera comunque una buona prova.

PRANDI 5,5 Insufficiente anche per la faticosa manovra a centrocampo dei suoi, si perde man mano che passano i minuti. Fuori dagli schemi.

NASI 6 Apprezzabile il suo impegno, corre per tre sulla fascia. Non brillantissimo però sulle chiusure, è messo alle corde da Carletti.

DELMONTE 6 Dopo una partenza un po’ in sordina, si smarca abilmente in mezzo al campo e mostra anche qualche giocata degna di nota. Qualche limite dal punto di vista fisico.

ARCAGNATI 5,5 Galoppa sulle corsie laterali ma conclude sempre le proprie iniziative con un nulla di fatto. La grinta c’è, va indottrinato dal punto di vista tattico.

PEDRONI 5 Mai in partita, la sua assenza si fa sentire. Non si esprime ed è confusionario. Questa prova riassume perfettamente l’andamento di tutto il torneo.

KODRALIU 6 Non bene sulla fascia, meglio da torre centrale. Sua la sponda per Manfredi in occasione del primo gol. Viene limitato però bene dalla difesa.

MANFREDI 7 La domanda sorge spontanea; se questo Manfredi avesse giocato così anche le altre partite il Rodano sarebbe uscito? Ai posteri l’ardua sentenza. Il bomber timbra due volte e ricorda per lunghi tratti quello dell’anno passato. Ci si rivede l’anno prossimo.